Joseph Nicéphore Niépce
Joseph Nicéphore Niépce (Chalon-sur-Saône
, 7 marzo 1765 – Saint-Loup-de-Varennes, 5 luglio 1833) è stato un fotografo e ricercatore francese.Joseph Nicéphore Niépce
nasce nel 1765 a Chalon-sur-Saône da famiglia ricca e
borghese. Dopo aver pensato di votarsi al sacerdozio,
aver fatto parte delle armate rivoluzionarie si avvia a una brillante carriera
di inventore che lo porta (assieme al fratello Claude) a progettare un
prototipo del motore a combustione interna, a
studiare apparecchiature di propulsione dei natanti e di pompaggio delle acque.
Comincia a interessarsi attivamente nel 1816 ai fenomeni della luce e della camera
oscura, progetto che già nel 1797, durante un soggiorno a Cagliari lo
aveva impegnato, almeno in una fase teorica.[1]
Vista dalla finestra a Le Gras, la più antica delle foto sopravvissute di Nicéphore Niépce (1826 circa), a Saint-Loup-de-Varennes
L'interesse per la produzione di immagini senza l'intervento dell'uomo gli
venne dalla litografia: sperimentando diverse tecniche Niépce riesce a ottenere, nel 1827, la sua prima
immagine disegnata dalla luce (dopo aver steso uno strato di bitume
di Giudea ridotto in polvere e disciolto in essenza di lavanda; la
soluzione viene pennellata su una lamina di rame ricoperta d'argento e quindi
fatta asciugare; lo strato di vernice fotosensibile viene esposto per qualche
ora sul fondo di una camera oscura; successivamente la lamina viene
immersa in un bagno di lavanda per dissolvere i frammenti che non hanno
ricevuto la luce e così si ottiene l'immagine in negativo. Per il positivo
occorre un contenitore con cristalli di iodio che formano depositi di ioduro d'argento;
eliminando la vernice con l'alcool appare l'immagine fotografica vera e propria)[1]
che definisce eliografia, la madre della moderna fotografia.
L'unico imprevisto è che il risultato del suo lavoro non è fissato e quindi si
annerisce progressivamente al contatto con
Daguerre continua da solo le ricerche che lo portano al dagherrotipo. La consacrazione della scoperta viene svolta il 19 agosto 1839 durante una seduta dell'"Accademia delle scienze". La scoperta è contesa comunque con la precedente esperienza di Thomas Wedgwood, che nel 1790 circa produsse delle immagini chimiche su carta di cui è tuttora in accertamento la loro stabilità nel tempo.