O.G.M.
Un organismo geneticamente modificato
(OGM) è un essere vivente che possiede un patrimonio genetico
modificato tramite tecniche di ingegneria genetica, che consentono
l'aggiunta, l'eliminazione o la modifica di alcuni geni.
Con il termine Organismo Geneticamente Modificato si intendono soltanto gli organismi in cui parte del genoma sia stato modificato tramite le moderne tecniche di ingegneria genetica.
(XXX) Non sono considerati "organismi geneticamente modificati" tutti quegli organismi il cui patrimonio genetico viene modificato a seguito di processi spontanei (modificazioni e trasferimenti di materiale genetico avvengono infatti in natura in molteplici occasioni e tali processi sono all'origine della diversità della vita sulla terra), o indotti dall'uomo tramite altre tecniche che non sono incluse nella definizione data dalla normativa di riferimento (ad esempio con radiazioni ionizzanti o mutageni chimici).
Gli OGM vengono spesso indicati come organismi transgenici: i due termini non sono sinonimi in quanto il termine transgenesi si riferisce all'inserimento, nel genoma di un dato organismo, di geni provenienti da un organismo di specie diversa.
Sono invece definiti OGM anche quegli organismi che risultano da
modificazioni che non prevedono l'inserimento di alcun gene (es. sono OGM anche
gli organismi dal cui genoma sono stati tolti dei geni), così come gli
organismi in cui il materiale genetico inserito proviene da un organismo
"donatore" della stessa specie. In questo secondo caso alcuni
studiosi parlano di organismi cisgenici
Ai fini della definizione di OGM data dalla Direttiva 2001/18/CE, sono considerate tecniche che hanno come risultato un organismo geneticamente modificato:
(XXX) La modificazione del genoma degli esseri viventi da parte dell'uomo è una pratica antichissima. Essa può essere fatta risalire a circa 14.000 anni fa con l'addomesticamento del cane. Le modificazioni genetiche indotte in tal modo sono state però in larga parte inconsapevoli ed è solo a partire dalla prima metà del 1900 che l'uomo ha preso coscienza dell'effetto a livello genetico indotto dai propri programmi di selezione.
I metodi utilizzati tradizionalmente per modificare il patrimonio genetico degli esseri viventi sono essenzialmente due: la mutagenesi e l'incrocio.
La mutagenesi è un fenomeno che è strutturalmente presente, anche se a bassa frequenza, in tutti gli esseri viventi ed è basato sulle imprecisioni o gli errori di replicazione del genoma durante i processi di divisione cellulare.
Le mutazioni vengono poi sottoposte a selezione
dall'uomo e se vantaggiose vengono mantenute nella popolazione.
L'uomo, nei secoli, ha sfruttato la variabilità prodotta dalle mutazioni (quale ad esempio l'incapacità di perdere i semi da parte della spiga del frumento) per selezionare e costruire molte cultivar e razze animali oggi fondamentali per la sua sopravvivenza.
Un esempio storico di mutazioni indotte dall'uomo ai fini del miglioramento genetico è rappresentato dalla varietà di frumento "Creso", Esso è stato negli anni ottanta una delle varietà di punta per la produzione di pasta (circa 1 spaghetto su 4) ed è oggi uno dei genitori delle attuali varietà commerciali.
Un altro esempio è dato dalla differenza tra mais giallo e mais bianco che è riconducibile alla mutazione di un singolo gene.
L'incrocio è invece una tecnica che permette di unire le caratteristiche presenti in due individui diversi, anche non appartenenti alla medesima specie, grazie al rimescolamento dei loro genomi sfruttando la riproduzione sessuale.
In tal modo sono stati prodotti il mulo, ma anche gli ibridi oggi utilizzati per le produzioni animali e vegetali.
Il vantaggio di tale tecnica è la possibilità, una volta identificata una
caratteristica di interesse in una razza o in una varietà (ad esempio la
resistenza ad una malattia), di trasferirla in un'altra attraverso
incroci mirati.
La differenza sostanziale
a. tra queste due tecniche di miglioramento genetico
b. e l'ingegneria genetica (alla base dello sviluppo degli OGM)
sta
nella modalità con cui l'uomo induce le modificazioni genetiche.
Nel caso della mutazione o dell'incrocio viene infatti effettuata una selezione, in base a caratteristiche visibili GIA’ ESISTENTI, all'interno di popolazioni molto grandi (alcune decine di migliaia nelle piante e alcune centinaia negli animali)
Nell'ingegneria genetica invece è possibile "progettare" deterministicamente la modifica genetica da effettuare.
Inoltre, una volta ottenuto un
certo numero di organismi geneticamente modificati, essendo questi geneticamente
distinguibili dagli altri, possono venire selezionati “filtrati” , conoscendo le loro
caratteristiche genetiche,
e non più unicamente naturalmente
come accade invece per le tecniche tradizionali, per le quali non è possibile conoscere a priori le
modificazioni genetiche indotte.
Immagine al microscopio
elettronico a scansione, il primo batterio modificato tramite
tecniche di ingegneria genetica
Il primo OGM moderno fu ottenuto nel
1973 grazie all'uso combinato delle
nuove tecniche di biologia molecolare che si stavano sviluppando in diversi
laboratori, riuscirono per primi a clonare un gene di
rana all'interno del batterio Escherichia coli, dimostrando che era possibile trasferire materiale genetico da un organismo
ad un altro
Questi risultati ebbero un tale impatto da indurre la comunità scientifica ad autoimporre nel 1974 un divieto internazionale sull'uso della tecnica del DNA ricombinante per valutare la nuova tecnologia ed i suoi possibili rischi.
Dal 1976 ad oggi gli OGM sono passati dallo stato di mera possibilità tecnologica ad una realtà. Si sono dovuti attendere infatti solo due anni per avere il primo prodotto ad uso commerciale derivato da un OGM.
Poco dopo lo sviluppo, nel 1983 si ebbe negli Stati Uniti la prima battaglia sul rilascio nell'ambiente di organismi geneticamente modificati.
Al centro del dibattito la sperimentazione dei cosiddetti batteri, allo scopo di introdurli nel terreno per proteggere le piante dal gelo.
La richiesta di effettuare esperimenti in campo aperto con questo OGM scatenò una forte contestazione da parte degli ambientalisti.
Solo dopo una battaglia legale durata tre anni, nel 1986 i batteri furono i primi OGM ad uscire dai laboratori ed essere introdotti nell'ambiente.
Pochi anni dopo si scoprì che questa variante esisteva anche in natura e l'azienda detentrice del brevetto, visto il contesto non favorevole agli OGM, decise di proseguire gli esperimenti solo sulla variante naturale.
Dopo più di 30 anni, all'alba del XXI secolo si
conoscono molte delle potenzialità e dei limiti di questa tecnologia e, in molti casi, si dispone dei protocolli di gestione necessari a consentirne una
applicazione in sicurezza.
In particolare il Protocollo di
Cartagena, ratificato nel 2000, si pone come strumento internazionale per la
protezione della biodiversità dai possibili rischi derivanti dalla diffusione
dei prodotti delle nuove tecnologie.
Ad oggi la tecnica del DNA ricombinante è stata utilizzata non solo per la
produzione di nuovi farmaci, ma anche di enzimi per ridurre l'impatto
ambientale dell'industria, piante e animali con caratteristiche migliorative in
termini di resistenza alla malattie o di performance produttive e ambientali,
ma anche organismi quali l'oncotopo, usato nella ricerca sul cancro, che hanno
portato con sé importanti quesiti etici oltre ad aver aperto la strada a
dispute per l'uso a fini sperimentali o commerciali delle innovazioni
scientifiche
. La possibilità di brevettare gli OGM ha acceso un forte dibattito sulla proprietà intellettuale delle risorse genetiche del pianeta e sulla liceità di una ricerca e di un'industria che non si ponga anche dei limiti etici o che non sappia mettersi in ascolto delle domande presenti nell'opinione pubblica creando consenso attorno alle proprie iniziative di ricerca e business.
Non da
ultimo esistono perplessità sulla creazione di essere umani geneticamente
modificati.
La commercializzazione degli OGM sta conquistando anche altri tipologie di mercati: nel 2003 a Taiwan furono venduti i primi animali OGM a scopo domestico: si trattò di un centinaio di pesci d'acquario resi fluorescenti tramite l'inserimento di geni di medusa.
Nel dicembre 2003 la vendita di pesci fluorescenti è stata permessa anche negli Stati Uniti, mentre è tuttora vietata la loro introduzione in Europa.
GloFish®, pesci d'acquario resi fosforescenti tramite transgenesi. Sono i primi animali da compagnia geneticamente modificati.
Gli OGM sono oggi utilizzati principalmente nell'ambito dell'alimentazione, dell'agricoltura, della medicina, della ricerca, e dell'industria. |
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Agricoltura |
Alimentazione |
Medicina |
Industria |
batteri che introdotti nel suolo ne migliorano le caratteristiche (es. batteri azoto-fissatori) o proteggono le piante dal gelo (batteri ice-minus) |
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produzione di sostanze medicinali come l'insulina |
biorimedi (es. batteri che degradano idrocarburi) |
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produzione di enzimi usati nell'industria alimentare, miglioramento dei processi di fermentazione (es. produzione della birra) |
produzione di biomedicine |
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miglioramento delle pratiche agronomiche: es. piante tolleranti allo stress idrico o salino, colture tolleranti a specifici erbicidi introduzione di caratteri di resistenza specifica: es. piante resistenti agli insetti o ai virus produzione di energia: varietà con più elevato potere calorico e minori richieste di input chimici utilizzabili anche su aree marginali |
miglioramenti nelle qualità nutrizionali e organolettiche: es. riso ad elevato contenuto in beta-carotene, pomodoro a maturazione rallentata |
produzione di farmaci/composti in pianta (molecular farming): produzione a basso costo di sostanze farmaceutiche e chimiche, riduzione degli scarti chimici industriali (es. vaccino contro l'epatite, produzione di amilasi). |
miglioramento delle caratteristiche richieste a livello industriale delle materie prime (es. pioppo con un tasso di lignina inferiore per facilitare il processo di fabbricazione della pasta da carta) fitodepurazione (es. piante capaci di estrarre metalli quali oro, rame e uranio, piante in grado di degradare il tritolo o di segnalare la presenza di radiazioni) |
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Agricoltura |
Alimentazione |
Medicina |
Industria |
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produzioni animali con migliori caratteristiche nutrizionali o organolettiche: es. latte con più alto contenuto in caseina, latte senza lattosio |
produzione di biomedicine modelli per la ricerca su malattie umane (es. l'oncotopo) animali donatori di organi per xenotrapianti |
sintesi di molecole interessanti per l'industria (es. proteina della ragnatela per la produzione di fibre ultraresistenti estratta dal latte di capre geneticamente modificate) |
Animazione della struttura a doppia elica del DNA.
Gli OGM vengono ottenuti attraverso l'uso di tecniche di ingegneria genetica che permettono di inserire, all'interno del genoma di un organismo, frammenti di DNA provenienti anche da altri organismi.
l DNA così ottenuto è definito DNA ricombinante.
Un processo largamente utilizzato per produrre piante OGM è il metodo biolistico , che permette di "sparare" microproiettili ricoperti di DNA all'interno delle cellule vegetali.
Queste tecniche sono in generale complementari e non sostitutive di quelle, più empiriche, già sviluppate all'interno del millenario processo di "umanizzazione" delle piante di interesse agro-alimentare che oggi si trovano sulle nostre tavole: il loro patrimonio genetico ha infatti subito nel corso del tempo modifiche genetiche rilevanti con tecniche convenzionali (oppure, si potrebbe dire, biotecnologie classiche), che hanno dato origine alla stessa agricoltura: selezione artificiale o, più recentemente, l'induzione di mutazioni per mezzo di raggi X o raggi gamma.
Topi geneticamente modificati possono essere usati per la ricerca sul cancro
Rischi
I punti maggiormente controversi in relazione all'uso degli OGM in ambito agroalimentare riguardano
· i potenziali rischi per l'ambiente o per la salute umana e animale,
· la possibilità di coesistenza tra colture OGM e non-OGM
· l'impatto economico-sociale della loro introduzione in aree rurali, soprattutto in paesi in via di sviluppo.
Fin dai primi esperimenti utilizzando le tecniche di ingegneria genetica negli anni '70, si è considerato che, accanto ai potenziali benefici che la nuova tecnica poteva offrire, avrebbero potuto comparire nuovi rischi difficilmente prevedibili allo stato delle conoscenze.
Già quando l'uso della tecnica era confinato
all'ambiente del laboratorio, si temeva ad esempio che batteri normalmente
innocui potessero trasformarsi in pericolosi per l'uomo a causa dell'introduzione
in essi di geni della resistenza agli antibiotici,
o che li rendessero in grado di produrre tossine, o che li trasformassero in agenti cancerogeni .
Quando poi sono state sviluppate piante geneticamente modificate per uso alimentare, si sono
profilati alcuni rischi specifici legati a questa
applicazione, in particolare rischi ambientali e per la salute.
Un elenco di potenziali rischi da tenere in considerazione prima di diffondere nell'ambiente un OGM comprende:
Che cos'è
un organismo?
Un'entità biologica capace di riprodursi o
di trasferire materiale genetico.
Cos'è un organismo geneticamente
modificato (OGM)?
E' un organismo il cui materiale genetico è
stato modificato, in modo diverso da quanto si verifica in natura, mediante
incrocio o con la ricombinazione genetica naturale.
Cosa significa "emissione
deliberata"?
Qualsiasi introduzione intenzionale
nell'ambiente di un OGM o di una combinazione di OGM, senza aver usato
barriere fisiche o barriere chimiche e/o barriere biologiche al fine di limitare
il contatto degli stessi con la popolazione e con l'ambiente.
Cosa si intende per valutazione del rischio
ambientale?
La valutazione del rischio, diretto o
indiretto, immediato o protratto, per la salute umana e per l'ambiente,
connesso con l'emissione deliberata o l'immissione sul mercato di OGM o
prodotti contenenti OGM.
Cos'è un microorganismo geneticamente
modificato (MOGM)?
Un microorganismo il cui materiale genetico
è stato modificato in un modo non naturale mediante moltiplicazione o
ricombinazione naturale.
Cosa si intende per impiego
confinato?
Ogni attività nella quale i microorganismi
sono modificati geneticamente o nella quale tali MOGM sono messi in coltura,
conservati, trasportati, distrutti, smaltiti o altrimenti utilizzati, e per la
quale vengono usate misure specifiche di contenimento al fine di limitare il
contatto degli stessi con la popolazione e con l'ambiente.
Che
cos'è l'ingegneria genetica?
E' l'insieme delle tecniche che
consentono di modificare le caratteristiche genetiche degli organismi.
Che cosa sono le
biotecnologie?
Sono tecnologie che consistono nell'uso di
organismi viventi allo scopo di produrre quantità commerciali di prodotti
utili, oppure di migliorare alcune caratteristiche di piante ed animali.
Cos'è la bioetica?
E' una disciplina sviluppata per studiare
i problemi morali, giuridici e sociali relativi allo sviluppo delle
"scienze della vita".
Perché ingegneria genetica e biotecnologie
possono essere utili in agricoltura?
Perché possono consentire di ottenere
organismi geneticamente modificati piu' adatti per le esigenze dell'agricoltura
e della zootecnia moderna.
Che cos'è la biodiversità?
E' l'insieme di tutte le possibili combinazioni di geni
che si trovano nelle specie animali e vegetali. Essa rappresenta un
indispensabile "serbatoio genetico" che consente il mantenimento
della vita sulla terra.
La
biodiversità può essere influenzata negativamente dall'impiego di prodotti
derivanti da procedimenti biotecnologici?
Si,
se le biotecnologie vengono utilizzate al di fuori di qualsiasi forma di
controllo.
Le colture transgeniche sono diffuse nel
mondo?
Si, e sono anche in rapida crescita. Nel
1996 gli ettari coltivati con colture geneticamente modificate ammontavano, nel
mondo, a meno di 3 milioni; nel 1998 hanno raggiunto i 28 milioni e si prevede
che nel 2000 superino i 60 milioni.
Quali sono i prodotti transgenici piu'
coltivati?
Piante transgeniche di colza, tabacco,
soia, riso, cotone, patata, mais, zucca, pomodoro, sono autorizzate in Canada,
USA, Giappone.
La Cina coltiva da circa
dieci anni pomodoro, tabacco, riso, angurie.
Anche i Paesi africani e la
Bulgaria hanno avviato colture transgeniche.
La pianta transgenica piu'
coltivata è la soia, con 15 milioni di ettari,
seguono il mais (8 milioni di ettari),
cotone e colza (2
milioni di ettari)
colture orticole
(0,5 milioni di ettari).
In Italia,
al momento, nessuna coltura transgenica è autorizzata per la coltivazione, se
non a titolo sperimentale. Per ottenere l'autorizzazione alla libera
coltivazione è necessario che la pianta sia iscritta al registro delle varietà
vegetali e ciò può avvenire solo dopo specifica autorizzazione rilasciata dal
Ministero delle politiche agricole.
Le colture transgeniche resistenti
ad insetti nocivi possono nuocere anche a quelli utili?
Alcune varietà di piante transgeniche come,
per esempio, il mais, vengono modificate introducendo nelle loro cellule geni
del Bacillus Thuringensis in grado di produrre una tossina nociva per le larve
della piralide, un insetto che provoca la distruzione del 20% del raccolto.
L'Istituto di entomologia agraria dell'Università di Milano, su specifica
richiesta del Ministero della sanità, ha effettuato uno studio, sia in campo
che in laboratorio, per verificare eventuali effetti sugli insetti "non
bersagllio" presenti nelle coltivazioni di mais transgenico. La ricerca
condotta per tre anni in Veneto ed in Lombardia, con lo scopo di approndire le
conoscenze sull'impatto ambientale del mais transgenico rispetto a quello
tradizionale, ha fornito risultati rassicuranti dal momento che gli insetti
"non bersaglio" non sono risultati danneggiati dalle nuove colture
analizzate.
Quali
sono i rischi per la salute umana?
Allergia e abbassamento delle difese immunitarie sono
fenomeni già accertati in numerosi casi. Ma, poiché molti geni introdotti negli
OGM a uso alimentare non sono mai stati consumati dagli animali o dall'uomo
(es. gene di scorpione nelle patate, batterio nel mais), non è prevedibile la
reazione dell'organismo che li consuma.
Quali sono i rischi per l'ambiente e per il nostro futuro?
Poiché gli OGM sono
organismi del tutto nuovi, inesistenti in natura, la loro immissione nell'ambiente
provoca reazioni impossibili da prevedere. Le piante geneticamente
modificate resistenti a insetti ed erbicidi, ad esempio, rischiano di
diffondersi incontrollatamente, sostituendosi alla vegetazione naturale, con
effetti su tutta la catena alimentare che è invece il risultato di un lento
processo avvenuto in milioni di anni.
Gli
OGM possono essere una soluzione per la fame nel mondo?
No, soprattutto se
si considera che a produrli sono quelle stesse multinazionali che, con
lo sfruttamento delle risorse naturali, della manodopera e del lavoro minorile,
schiacciano per il loro interesse economico le nazioni più deboli, soprattutto
del terzo mondo. La fame nel mondo nasce dall'attuale impostazione economica e
finanziaria. E' necessario quindi affrontare il problema della distribuzione
delle risorse e dei consumi: il 20% della popolazione mondiale (gli abitanti
dei "paesi ricchi") consuma l'80% delle risorse disponibili.
Possono gli xenotrapianti risolvere il problema della carenza di
organi?
Gli xenotrapianti sono trapianti
sulla specie umana di organi di animali "modificati" con inserimento
di geni umani. Questa aberrante operazione può diffondere in maniera
incontrollata nell'uomo virus presenti nell'animale, oltre che parte delle sue
cellule: rischi enormi che vengono taciuti dalle multinazionali farmaceutiche,
che in questo settore hanno investito ingenti capitali.
In
definitiva, a chi conviene la produzione di OGM?
Alle multinazionali (Monsanto, Novartis, Dupont...),
che producono e vendono OGM anche per far aumentare il consumo di altri loro
prodotti, come fertilizzanti, pesticidi e integratori alimentari.
Inoltre
le sementi OGM progettate per produrre piante sterili (come il Terminator della
Monsanto) costringono ogni anno i contadini a ricomprare
i semi dalla multinazionale, che ne controlla e impone il prezzo.
L'azione delle multinazionali è compatibile con la democrazia
dell'informazione e il diritto dei popoli?
E' risaputo che le multinazionali esercitano
pressioni sugli scienziati, sui mezzi di informazione e addirittura sui
governi, perché i loro prodotti con OGM vengano immessi sul mercato anche
quando la loro dannosità per la salute umana è praticamente accertata (come
per l'ormone della crescita bovina, rBGH, sviluppato da Monsanto per aumentare
la produzione di latte, che provoca tumori, cisti alla tiroide e alla
prostata).
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