PESCI

 

Dotto Bruno è l’ittiologo che è venuto a spiegarci il corpo dei pesci e chi ha insegnato un proverbio: un buon pescatore osserva sempre la corrente.

Alcuni organi, come l’apparato digerente, sono simili ai nostri; noi non abbiamo invece organo come la vescica natatoria e la gonade ( essa serve per depositare le uova che possono essere nascoste sotto il terreno e poi fecondate dai maschi, o attaccate alle piante ).

I nati hanno attaccato al ventre il sacco vitellino che contiene delle sostanze nutritive.

 

I vari tipi di pesci nella pianura Padana sono:

 

●Lo STORIONE: mangia molluschi, vermi, crostacei, larve e insetti; deposita le uova in primavera

                             in fondali; ghiaio-sassoni; è’ anadromo, cioè vive in tutti i tipi d’acqua

 La bocca nettamente infera, protrattile e tubiforme. Ha sul davanti 4 barbigli cilindriformi che rivolti all'indietro non raggiungono il labbro superiore. Il muso è molto allungato tanto che la sua lunghezza è pari a quasi la metà del corpo. La livrea prevede dorso grigio-grigio-bruno o verdastro, più chiaro lungo i fianchi, mentre il ventre è giallo-biancastro

 

●L’ ANGUILLA: il maschio è lungo 100 cm e la femmina 150 cm; per la riproduzione va’ nel mar dei Sargassi ; Presenta un corpo allungato, subcilindrico, serpentiforme; la pinna dorsale, di modesta altezza, è allungata fino a unirsi alle pinne caudale ed anale. La pinna anale è più lunga della dorsale. La mandibola è più sporgente della mascella, l'occhio è piccolo. Il colore cambia con le fasi vitali: bruno sul dorso e giallastro ventralmente per gli animali che vivono in acque dolci e nero sopra ed argentato sotto per quelli che risiedono in mare o che si apprestano ad effettuare la lunga migrazione. La femmina può raggiungere i 3 kg di peso.

 

 

 

 

 

 

●L’ ABRAMIDE: vive in acqua dolce-stagnante; depone 200 mila uova

Questa specie è originaria delle acque dolci europee comprese tra i Pirenei e il Mar Caspio. In Italia l'abramide è stato oggetto di introduzioni per la pesca nel XX secolo e comunque la sua presenza è limitata al bacino idrografico del Po e dell'Arno.

 

 

 

●IL BARBO: è lungo 60 cm; vive nei fiumi con fondeli ghiaiosi; ha un colore bianco-verdastro o

                      giallo-bronzeo Il corpo è slanciato e robusto, fusiforme, con profilo ventrale meno arcuato del dorsale, moderatamente compresso nella regione caudale. La sezione del corpo è ovale quasi circolare. La testa è allungata a muso cuneiforme, allungato ed appuntito. L'occhio è piccolo. La bocca è infera, protrattile, la mascella superiore prominente circondata da spesse labbra. Sono presenti due paia di barbigli. Le squame sono piuttosto piccole

Barbo - Pesca On-line.com 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

●IL CARASSIO: è lungo 45 cm; è grigio-ottone

pesce di taglia media che a prima vista assomiglia molto ad una piccola carpa; il dorso è molto ricurvo e il profilo ventrale quasi rettilineo; la bocca è terminale, ma protrattile verso il basso; contrariamente alla carpa, non ci sono barbigli ai lati della bocca; le labbra sono carnose; le scaglie, di grandi dimensioni

Pesce carassio d'orato

 

 

  

●LA CARPA: mangia vermi e larve; vive in pianura

La forma selvatica della carpa comune si ritiene originaria della Persia, dell'Asia Minore e della Cina. In Italia la specie è stata introdotta duemila anni fa proprio dagli antichi Romani sia per l'alimentazione e per la sua straordinaria capacità d'adattamento, infatti si puo' considerare essa una specie ormai autoctona. Di solito vive nei fiumi a corso lento e nei laghi,ma si adatta molto bene in qualsiasi habitat,anche in quelli soggetti ad inquinamento organico. Si riproduce in primavera e in estate deponendo circa 2-300.000 uova

 

 

 

 

 

●IL GOBIONE: vive sui fondali ghiaiosi-sabbiosi; mangia piccoli organismi; è lungo 10-13 cm; sa’ nuotare poco; depone 1000-2000 uova.

 In Italia è autoctono solo nel bacino padano ma in seguito ad introduzioni  si è diffuso anche in Toscana, Lazio e Umbria (e probabilmente altrove).
Vive di preferenza in acque ossigenate, pulite, poco profonde dotate di una certa corrente e con fondo sabbioso o ghiaioso,

 

 

 

●LA LASCA: mangia di tutto; vive in branchi; è lunga 25 cm ; ha corpo slanciato con dorso bruno, fianchi argentei percorsi da una fascia scura, ventre bianco-argenteo; la base delle pinne ventrali e pettorali è colorata di arancione. Assai caratteristica è la forma della bocca, simile soltanto alla Savetta, per la posizione rivolta verso il basso e per la presenza di labbra cornee.

 

 

 

 

●LA SCARDOLA: si riproduce in Aprile-Giugno; vive in acque stagnanti; deposita le uova tra le

                               piante nel fondo marino ; pesce di dimensioni medio-piccole; corpo tozzo, ma appiattito lateralmente; testa pari a 115-116 della lunghezza totale; bocca terminale con la mascella inferiore sporgente; occhi grandi con iride giallo-arancio; 37-46 scaglie lungo la linea laterale; colorazione della livrea grigio scuro sul dorso, argentea sui fianchi e bianca sul ventre; pinne grigie o grigio scuro negli adulti; nei giovani la caudale appare vivacemente rossa, con alla base una grossa macchia nera

 

 

●LA TINCA: mangia vermi, larve, semi, lumache, uova di rana; pesa 1-2 Kg, è lunga 50-60 cm; si

                      riproduce in Maggio-Luglio; in inverno si mette sotto il fango

La tinca è famosa per la sua diffidenza, infatti è un pesce molto schivo che vive sempre nella vegetazione sommersa tra la quale grufola alla ricerca di nutrimento. La sua livrea ha una tonalità che può variare dal marroncino fino all'oro, gli occhi sono arancio, spesso tendenti al rosso. Una caratteristica che distingue in maniera assoluta la tinca è l'apparato boccale: infatti le labbra di questo pesce sono carnose e ai lati di queste sono presenti due barbigli che servono a individuare il cibo. Il corpo è interamente ricoperto di muco questo per difenderla dai predatori e da altri eventuali pericoli.

 

 

●IL SILURO: viene dall’Europa Settentrionale-Asia Minore; pesa 100 Kg, è lungo 2 m; mangia

                       anfibi, piccoli mammiferi, uccelli; si riproduce in Maggio-Settembre

È originario dell'Europa orientale, dal bacino del Danubio verso est. È stato introdotto in Italia da circa mezzo secolo e si è molto diffuso soprattutto nei bacini del Po e dell'Adige.

 

 

 

●IL PESCE GATTO: viene dal nord America; è lungo 30 cm; mangia di notte invertebrati e uova;

                        si riproduce in Primavera-Estate; accudisce i piccoli nella bocca

Si tratta di una specie dal corpo tozzo, appiattito lateralmente e piuttosto largo. Il muso è decisamente largo con un’ampia bocca munita di quattro paia di lunghi barbigli, alla cui estremità sono presenti terminazioni sensoriali gustative utili durante la ricerca del cibo nelle ore notturne.

 

●IL LUCCIO: è lungo 1,20 m; mangia pesci, animaletti, topi, bisce; si riproduce in Gennaio-Marzo; ha 700 denti affilati;  È caratterizzato dalla bocca a "becco d'anatra", dominata da robusti e acuminati denti. In Nordamerica vive una specie più grande e feroce, denominata muskellunge

Il luccio è un utile e prezioso equilibratore naturale. Nella sua dieta preferisce selezionare prede morte o malate, inibendo anche l' eccessiva prolificità di altri pesci, ciprinidi soprattutto che, sviluppandosi in numero eccessivo, potrebbero modificare l'equilibrio di alcuni ambienti.

 

 

 

●IL COREGONE: è lungo 30-50 cm; pesa 1,60 Kg; è un pesce d'acqua dolce, Il Coregone bianco presenta un corpo allungato e sottile, compresso ai fianchi. La test è appuntita, gli occhi grandi. È presente la pinna adiposa. La livrea è argentea con riflessi azzurri, tendente al grigio sul dorso, con ventre quasi bianco. Raggiunge una lunghezza massima di 45 cm.

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●IL SALMERINO: pesa 14-57 Kg; viene dal nord America-Asia-Europa. Dal mar del Giappone,

                                dall’ Alaska, dal Canapa

salmonide tipico, simile alle trote, con corpo affusolato ricoperto da scaglie molto piccole; testa grande, con bocca terminale ampia e armata di piccoli denti aguzzi; più di 128 scaglie lungo la linea laterale; livrea grigio-fulva sul dorso, biancastra sul ventre, con caratteristiche macchiette ovaleggianti più chiare sui fianchi; le pinne inferiori sono bordate esternamente da una singola fascia bianca; appariscente livrea nuziale dei maschi con ventre rosso vivo, macchie laterali e pinne inferiori arancioni-rosse

 

 

●IL TEMOLO: mangia invertebrati, insetti, è lungo 60cm; odora di Timo; si riproduce in Merzo-

 Maggio ; taglia media; corpo affusolato, moderatamente appiattito ai lati, con il capo appuntito e il peduncolo caudale sottile; occhi grandi; bocca piccola, con apertura esagonale, armata di piccolissimi denti sulle ossa mascellari; livrea argentea, talvolta scura sul dorso, macchiettata di nero nella parte anteriore dei fianchi; scaglie grandi, disposte in file longitudinali; pinne inferiori gialle; pinna caudale ampia e profondamente incisa, di colore grigio; pinna dorsale molto ampia, dai colori iridescenti porpora e turchesi, seguita dalla piccola pinna adiposa sul peduncolo caudale

 

TROTA FARIO: è lunga 50 cm; è colorata secondo l’ambiente

La trota fario è un salmonide indigeno delle nostre acque montane.
Tra tutti i salmonidi è il più apprezzato e pescato dai pescatori, quello forse anche più adattabile tant'è vero che lo si può trovare da oltre 2000 ms.l.m ad altezza zero del mare.
Il suo corpo è slanciato ed elegante compresso ai lati, la testa, robusta ma non molto grande, è munita di un'ampia bocca più sviluppata nel maschio che non nella femmina.
Negli esemplari adulti la mascella inferiore è più lunga che quella superiore formando nei maschi il così detto "becco". Le pinne si presentano abbastanza sviluppate, gli occhi neri bordati di giallo. La livrea della fario varia secondo l'habitat, dall’alimentazione e dalla luce che favorisce una più o meno elevata quantità di macchie rosse e nere. Normalmente nei torrenti di montagna, la sua tinta di fondo è generalmente verde scuro con fianchi giallo-dorato, in pianura tende sul grigio.

Trota fario

TROTA IRIDEA: vive nei bacini chiusi; è lunga 70 cm; viene dall’ America nord-occidentale

forma del corpo slanciata e compressa lateralmente; bocca leggermente più piccola che nella trota di torrente; colorazione assai variabile, dorso verde bruno scuro con piccole macchie nere che sono presenti anche sulla pinna dorsale e sulla caudale; lungo i fianchi corre una fascia rosacea più o meno evidente, grigio il ventre.

Trota Iridea

 

 

TROTA MARMORATA: viene dal nord Italia; è lunga 80 cm; si riproduce in Novembre-

Dicembre ; E' il maggiore dei salmonidi italiani, in quanto è in grado di raggiungere e superare i 10 kg e il metro di lunghezza.
Le differenze rispetto alle altre trote sono un aspetto più slanciato il capo più allungato e la bocca è più ampia che nella fario ed è dotata di denti conici lievemente uncinati.
La livrea è marmorea (da cui il nome), facilmente riconoscibile per la totale assenza di punti o macchie isolati e per la presenza di linee ondulate (marmorizzature) continue di colore scuro che separano spazi più chiari madreperlacei. Il dorso è grigio-azzurro scuro, con riflessi argentei specialmente sui lati, il ventre è chiaro e sfuma dal giallo al bianco.

 

TROTA PERSICA: viene dal nord America; vive in fiumi-stagni; vive in branchi; mangia rane,  girini, uova, larve. chiamato anche Boccalone o Black Bass è un pesce d'acqua dolce Vorace predatore dispone di una bocca molto grossa con una mascella inferiore prominente e rivolta verso l'alto. Il corpo è schiacciato, ovale, di colorazione verde-olivastra. Raramente raggiunge i 4 kg in Europa (la taglia media varia dai 500 g al chilogrammo e mezzo), mentre nel paese d'origine sono stati trovati esemplari anche di 10 kg.

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L’inquinamento minaccia molto i nostri amici acquatici; esso può presentarsi come inquinamento idrico, cioè in acqua, inquinamento atmosferico, cioè con smog e nuvole, l’ eutrofizzazione, cioè per troppa vegetazione, e per piogge acide.