Beni oggetto di commercio durante il Basso Medioevo |
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Località |
Merci esportate |
Oriente (Bisanzio, Egitto, Siria, Cina, India, ecc.) |
Spezie (pepe, cannella, noce moscata, chiodi di garofano), Profumi, Sete, Coloranti, Frutta secca, Pietre preziose |
Venezia e le regioni del litorale Adriatico |
Sale, Grano, Olio, Vino, Carni, Schiavi |
Fiandre e Paesi Bassi |
Panni di lana, Oreficeria, Ferro |
Francia |
Vino (Valli della Mosella e del Reno), Cereali |
Germania (Hansa tedesca) |
Sale, Vino, Cereali, Pesce affumicato, Aringhe salate, Ferro, Legname |
Inghilterra |
Lana, Pelli, Formaggi |
Russia (Novogorod) e le regioni nord-orientali |
Pellicce, Cera, Miele, Legname |
Dal XII secolo alcune città italiane avevano ricevuto l'autorizzazione imperiale di battere il "denaro", la moneta argentea carolingia, anche questa valuta tendeva a svalutarsi col tempo. Il miglioramento economico stimolò il conio di monete più pregiate, con un maggiore contenuto argenteo, detti "grossi" o "bianchi".
Nel 1252 Firenze coniò il fiorino e nel 1284 Venezia il ducato o zecchino: queste due monete, dal quantitativo aureo straordinariamente stabile, divennero i mezzi principali dei grandi scambi internazionali.
Oltre all'Italia, l'altra grande zona commerciale europea era l'area del Mar Baltico e il Mare del Nord, con le attivissime città portuali anseatiche. Il punto di incontro tra le merci italiane e nordiche era soprattutto il porto di Bruges. Altre zone, come l'Inghilterra o il regno di Napoli, ebbero un ruolo più passivo nello sviluppo economico, venendo monopolizzate da mercanti stranieri che le spogliavano delle materie prime sottocosto e vi rivendevano a prezzi molto alti i prodotti finiti.
Il fiorino è una moneta d'oro di 3,54 grammi a 24 carati coniata per la prima volta nel 1252 a Firenze. Il nome deriva dal giglio (in latino flos, simbolo araldico di Firenze) rappresentato al dritto della moneta.
Nel XIII secolo e fino al rinascimento il fiorino, grazie alla crescente potenza bancaria di Firenze, divenne la moneta di scambio preferita in Europa, una sorta di dollaro dell'epoca.
Il fiorino fu una delle prime monete d'oro a venire coniata dopo la caduta dell'Impero Romano in Italia. L'utilizzo dell'oro nella monetazione europea fu resa possibile dalla ripresa dei commerci con il nordafrica da cui arrivava la maggioranza dell'oro utilizzato per le monete e il commercio.
Accanto al fiorino d'oro, nel 1296 Firenze emise anche un popolino, cioè un fiorino grosso d'argento. Era al titolo, elevatissimo per l'epoca, di 958 e 2/3 su 1000. Valeva 1/20 del fiorino d'oro, o 2 soldi. Esisteva anche un fiorino piccolo, un denaro da 1/12 di soldo.
L'argento con questo titolo elevato fu detto argento popolino e questo titolo divenne obbligatorio in Firenze sia per le monete che per i lavori di argenteria.
Monete con il nome di Popolino furono emesse anche a Roma, con il valore di 1/12 del grosso, ed a Lucca, in mistura, nel 1369, dopo la fine del dominio pisano e la costituzione della Repubblica.
Un fiorino inglese d'oro o Double Leopard fu battuto, con poco successo, da Edoardo III (1312 – 1377) verso il 1344, ma sostituito dopo pochi mesi dal Noble d'oro.
Nel Lombardo-Veneto circolava un fiorino d'argento di stile austriaco da 40 Kreuzer battuto fino al 1866.
In Gran Bretagna furono emessi anche nel XIX secolo, dal 1848, una moneta da un fiorino d'argento dal valore di 2 scellini (florin) ed un doppio fiorino
Firenze
1332-1348. Le mezzalune sono il simbolo del monetiere |
San Giovanni Battista stante,
foglie di quercia ai lati, stella sopra. Intorno: * + S IOHANNES |
SANCTVS
PETRVS ALMA ROMA, San Pietro che pesca in una barca; cerchietti e rosette
nella scritta. |
ALEXANDER
VI PONT MAX, Stemma Borgia sormontato da tiara e chiavi decussate; dentro un
quadrilobo |
Zecchino di Ludovico Manin, ultimo doge di Venezia