Con il termine Vichinghi si intendono solitamente quegli esploratori, commercianti e guerrieri originari della Scandinavia, che a bordo di navi fecero scorrerie sulle coste delle isole britanniche, della Francia e di altre parti d'Europa fra la fine dell'VIII e l'XI secolo. In questo periodo della storia europea (generalmente racchiuso fra gli anni 793 e 1066) ci si riferisce normalmente con l'appellativo di epoca vichinga. Con questo termine ci si può anche riferire a tutte le popolazioni che abitavano la Scandinavia in quegli anni e ai loro insediamenti in altre parti d' Europa. I vichinghi facevano parte delle popolazioni normanne, solo che il termine "vichingo" indicava un appartenente a quelle popolazioni costiere, insediate nei fiordi (vik significa infatti "baia"), che erano dedite alla pirateria.

Famosi per la loro abilità di navigatori e per le lunghe barche, i vichinghi in pochi secoli colonizzarono le coste e i fiumi di gran parte d'Europa e molte isole; si spinsero a sud fino alle coste del Nordafrica e a est fino alla Russia e a Costantinopoli, sia per commerciare che per compiere saccheggi.

I viaggi dei vichinghi divennero sempre meno frequenti dopo l'introduzione del cristianesimo in Scandinavia, tra la fine del X e gli inizi dell'XI secolo. L'epoca vichinga viene convenzionalmente considerata conclusa dalla Battaglia di Stamford Bridge, nel 1066.

                                     

 

 

Vi erano due diversi tipi di imbarcazioni vichinghe: le drakkar e le knarr. Le prime, utilizzate per le esplorazioni e le guerre, erano studiate per essere veloci e maneggevoli, ed erano equipaggiate con remi per renderle indipendenti dalla presenza o meno del vento. I drakkar avevano uno scafo lungo e stretto ed un basso pescaggio, per facilitare lo sbarco di truppe in acque basse. Le knarr invece erano navi mercantili, più lente ma con una maggior capacità di carico, disegnate con uno scafo corto e largo e un profondo pescaggio. Sulle knarr non erano previsti rematori.

Un drakkar (conosciuta in italiano anche come barcaccia vichinga) è un'imbarcazione usata principalmente dai vichinghi e dai sassoni per scopi militari durante il Medioevo, e per compiere viaggi esplorativi in Islanda e Groenlandia. Lo sviluppo del design tipico di queste navi fu il risultato di un'evoluzione durata secoli, che giunse alla forma più comunemente conosciuta intorno al nono secolo. In Norvegia i drakkar furono usati fino al quindicesimo secolo.

Il drakkar è caratterizzato da una forma lunga (in media, attorno ai 25 metri), stretta e slanciata, e da un pescaggio particolarmente poco profondo. Queste caratteristiche conferiscono all'imbarcazione una grande velocità e le consentono di navigare in acque di un solo metro di profondità, permettendo di avvicinarsi molto alla riva, e rendendo così gli sbarchi velocissimi. Un altro vantaggio di queste imbarcazioni deriva dalla loro simmetria: la particolare forma del drakkar consente infatti una inversione rapidissima. Alcune versioni più tarde del design includono una vela rettangolare montata su un unico albero.

Navigazione

I vichinghi erano un popolo di mare. Erano esperti nel giudicare la velocitá e la direzione del vento, conoscevano le correnti, e sapevano quando aspettarsi l'alta e la bassa marea. Le tecniche di navigazione dei vichinghi non sono ancora ben note, ma alcuni storici hanno avanzato l'ipotesi che i vichinghi disponessero di una primitiva forma di astrolabio e che usassero le stelle per tracciare le rotte.

Un vichingo di nome Stjerner Oddi redasse una tavola che mostrava la direzione dell'alba e del tramonto, e che permetteva ai navigatori di dirigere facilmente i drakkar di porto in porto. Quando il sole era nel cielo, non era dunque difficile trovare i quattro punti della bussola, e neanche determinare la latitudine era un problema."

Anche gli uccelli si rivelavano utili per avvicinarsi a terra. Una leggenda narra di come i vichinghi fossero soliti portare corvi in gabbia a bordo delle loro navi per lasciarli liberi qualora si fossero persi. I corvi avrebbero trovato istintivamente la terra, dando ai navigatori vichinghi l'opportunità di trovare la direzione giusta.

 

LE NAVI VICHINGHE

Con il termine "Vichinghi" si evidenzia in genere un intero popolo, che, pur essendo stato grande navigatore (le cui gesta, esplorazioni e rotte tracciate sono ancora oggi simbolo di avventura, coraggio e superba maestria), non era solo dedito alla navigazione, alla guerra e alla pirateria.
Le tribù Vichinghe erano suddivise tra Danesi, Svedesi e Norvegesi.
Le maggiori incursioni nell'entroterra, dopo aver risalito i fiumi, vennero effettuate dai vichinghi che abitavano le coste baltiche delle terre russe.
Per raggiungere molti luoghi, i Vichinghi si avvalsero di imbarcazioni di grande versatilità e maneggevolezza, che all'inizio dei loro spostamenti erano mosse unicamente dall'azione delle robuste braccia dei guerrieri del nord.
Intorno al VII od VIII secolo circa si presume ci sia l'adozione della vela, che permette ai Vichinghi la nascita della nave mercantile vera e propria.
In tale modo, pochi uomini potevano manovrare l'imbarcazione portando una notevole quantità di merci, mentre sul lato delle incursioni, l'avvento della stessa permise di avere un ritorno ancora più proficuo.
Particolarmente interessante è notare come le vele fossero confezionate quadrate a scacchi, in genere in modo diagonale.
Dal VI secolo in poi la maggioranza delle navi vichinghe misurava dai 16 ai 25 metri di lunghezza.
Gli scafi erano costruiti con assi legate tra di loro con fibre naturali e possedevano stupefacenti doti di manovrabilità e di elasticità durante le tempeste, grazie al fatto che esse si potevano muovere le une sulle altre assorbendo tutti gli sforzi sostenuti e ripartendoli sull'intera struttura dello scafo.
Importante e curioso è sapere che i Vichinghi non conoscevano la sega, per cui scolpivano il fasciame solamente con ascia e accetta.

È probabile che gli scudi non facessero parte dell'equipaggiamento personale dei guerrieri, ma fossero usati a scopo decorativo o per identificare il proprietario della nave o la provenienza della nave stessa.
La chiglia della nave di Gokstad era ricavata da un solo tronco. Le assi dello scafo si sovrapponevano una all'altra con connessioni calafatate con pelo di animale intriso di pece. Una caratteristica non comune di costruzione è costituita dal fatto che solo il fasciame al di sotto della linea di galleggiamento era legato alle nervature con radici di abete rosso, mentre il resto della nave era tenuto insieme con chiodi di legno. Anche in questo caso il timone era costituito da un unico tronco di quercia assicurato al fianco destro della nave in prossimità della poppa
Tutte le imbarcazioni erano veloci e robuste, capaci di affrontare in tutta sicurezza il mare aperto. Oltre a ciò esse erano anche piatte e leggere e questo permetteva loro (in funzione della stazza), di navigare i fiumi ed essere facilmente alate e quindi trasportate via terra.