Una comunità in crescita
– il primo allargamento
Con l’adesione della Danimarca, dell’Irlanda e del Regno Unito il 1° gennaio 1973, il numero degli Stati membri dell’Unione europea sale a nove. Il breve ma cruento conflitto arabo-israeliano dell’ottobre 1973 scatena una crisi energetica e problemi economici in Europa. La caduta del regime di Salazar in Portogallo nel 1974 e la morte del generale Franco in Spagna nel 1975 decretano la fine delle ultime dittature di destra al potere in Europa. La politica regionale comunitaria comincia a destinare ingenti somme al finanziamento di nuovi posti di lavoro e di infrastrutture nelle aree più povere. Il Parlamento europeo accresce la propria influenza nelle attività dell’UE e, nel 1979, viene eletto per la prima volta a suffragio universale.
L’Europa cambia volto –
la caduta del muro di Berlino
In seguito agli scioperi dei cantieri
navali di Danzica, nell’estate del 1980, il sindacato polacco Solidarność ed il leader Lech
Walesa diventano famosi in Europa e nel mondo. Nel 1981 la Grecia diventa il
decimo Stato membro dell’UE, mentre il Portogallo e la Spagna aderiscono all’UE
nel 1986. Sempre nel 1986 viene firmato l’Atto unico europeo, che pone le basi
per un ampio programma di sei anni finalizzato a risolvere i problemi che
ancora ostacolano la fluidità degli scambi tra gli Stati membri dell’UE e crea
così il ‘Mercato unico’. Si produce un grande sconvolgimento politico quando,
il 9 novembre 1989, viene abbattuto il muro di Berlino e, per la prima volta
dopo 28 anni, si aprono le frontiere tra Germania Est e Germania Ovest, che
saranno presto riunificate in un solo paese.
Un’Europa senza
frontiere
Il crollo del comunismo nell’Europa centrale ed orientale ha determinato un avvicinamento dei cittadini europei. Nel 1993 viene completato il mercato unico in virtù delle ‘quattro libertà’ di circolazione di beni, servizi, persone e capitali. Gli anni Novanta sono inoltre il decennio di due importanti trattati: il trattato di Maastricht sull’Unione europea (1993) e il trattato di Amsterdam (1999). I cittadini europei si preoccupano di come proteggere l’ambiente e di come i paesi europei possano collaborare in materia di difesa e sicurezza. Nel 1995 aderiscono all’UE tre nuovi Stati membri: Austria, Finlandia e Svezia. Una piccola località del Lussemburgo dà il nome agli accordi di ‘Schengen’ che, gradualmente, consentono ai cittadini di viaggiare liberamente senza controllo dei passaporti alle frontiere. Milioni di giovani studiano all’estero con il sostegno finanziario dell’UE. Viene semplificata anche la comunicazione, in quanto sempre più cittadini utilizzano il telefono cellulare ed Internet.
Un decennio di ulteriore
espansione
L’euro è la nuova moneta di molti
europei. L’11 settembre 2001 diventa sinonimo di ‘guerra al terrore’, in
seguito al dirottamento di aerei di linea che vengono fatti schiantare su
alcuni edifici di New York e Washington. I paesi dell’UE intraprendono una più
stretta collaborazione per combattere la criminalità. Con l’adesione all’UE di
ben 10 nuovi Stati membri, nel 2004, si ritengono definitivamente sanate le
divisioni politiche tra Europa orientale e occidentale. Molti cittadini sono
dell’avviso che sia giunta l’ora di dotare l’Europa di una costituzione.
L'Unione europea (UE o Ue) è un soggetto politico a carattere sovranazionale e intergovernativo che, dal 1º gennaio 2007, comprende 27 paesi membri indipendenti e democratici. La sua istituzione sotto il nome attuale risale al trattato di Maastricht del 7 febbraio 1992 (entrato in vigore il 1º novembre 1993), al quale tuttavia gli stati aderenti sono giunti dopo il lungo cammino delle Comunità europee precedentemente esistenti.
L'Unione consiste attualmente di una zona di libero mercato, detto mercato comune, caratterizzata, tra l'altro, da una moneta unica, l'euro, regolamentata dalla Banca centrale europea e attualmente adottata da 16 dei 27 stati membri; essa presenta inoltre una unione doganale nata già con il trattato di Roma del 1957 ma completata fra i paesi aderenti agli accordi di Schengen, che garantiscono ai loro cittadini libertà di movimento, lavoro e investimento all'interno degli stati membri.
Gli organi principali dell'Unione comprendono il Consiglio dell'Unione europea (denominazione che ha sostituito quella di Consiglio dei Ministri da parte del Trattato di Maastricht), la Commissione, la Corte di Giustizia, il Parlamento, il Consiglio europeo e la Banca centrale europea. L'istituzione dell'Europarlamento risale al 1950 e dal 1979 i suoi membri sono democraticamente eletti, in tutti i territori dell'Unione, a suffragio universale, per una durata in carica di cinque anni. Oggi l'UE è considerata una potenza leader in un mondo multipolare.
STATI COMPONENTI
STATI CANDIDATI ALL’ADESIONE
STATI POTENZIALI CANDIDATI ALL’ADESIONE
STATI NON COMPONENTI DELL’UE